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Care Moms,
nella vita di noi mamme esistono giornate nelle quali grazie ad un’efficace pianificazione riusciamo a portare a termine tutto ciò che ci siamo prefissate e a conciliare a meraviglia la vita personale e quella professionale.
Essere organizzate ci aiuta a stabilire le priorità e a gestire il tempo in modo efficace, salvandoci dalla “giungla” in cui spesso ci troviamo immerse.
E’ sempre così?
La mia agenda diceva chiaramente che venerdì sarebbe stata una giornata ad “incastri perfetti” (sono certa che le conosciate anche voi) ed ero pronta ad affrontare la sfida.
Corsetta mattutina energizzante, “sveglia” delle bambine e preparazione per la loro giornata di mare (non ti scordare il pranzo e di farle portare il libro dei compiti delle vacanze), trucco e parrucco per me (la camicia non è stirata, sbrigati!!!!) e inizio puntuale le sessioni on-line, e in presenza…
L’agenda mi ricorda che devo terminare tutto entro le 12.
Alle 12,30 ho il treno!
“Si, ce la faccio! La borsa è pronta: ho messo pure il caricabatterie che non si sa mai, un libro da leggere per il viaggio e una bottiglietta d’acqua! Tutto pronto”.
Saluto l’ultima coachee fissando l’appuntamento per la settimana successiva, guardo l’orologio soddisfatta: tutto nei tempi previsti!
Salgo in macchina e mi dirigo verso la stazione.
Parcheggio, acquisto il biglietto…”C’è coda questa mattina” mi sento dire dalla persona davanti a me in fila…gli sorrido sicura di arrivare comunque in tempo.
Quaranta gradi, tacco e un sottopassaggio infinito!
Ci sono! Questa volta sorrido a me stessa compiaciuta di esserci riuscita…il mio treno viene annunciato…mancano pochi minuti al suo arrivo.
Prima di salire chiamo le bambine per salutarle…
Le borse delle donne si sa, sono piene di cose e ci metti duecento ore a trovare ciò che ti occorre…
NON LO TROVO. NON C’E’. DOVE E’???? IL CELLULARE DOVE E’????
Mancano 2 minuti all’arrivo del treno. Io ci sono, il mio telefono no.
Ok. In una frazione di secondo mi rendo conto che il cellulare è indispensabile perché ho tutti i riferimenti e contatti dell’appuntamento che mi attende a destinazione.
Respiro. Quanto è importante per me andarci?
Il treno si avvicina, io mi allontano.
Sottopassaggio, 40 gradi, tacco…calma e sangue freddo.
Salgo in macchina…sorrido di nuovo a me stessa incredula! Guido verso casa valutando se ho abbastanza tempo per raggiungere la mia destinazione in auto.
I calcoli non sono certo a mio favore ma non lo saprò mai se non tento.
ACCETTO LA SFIDA!
Cellulare tra le mani, lo fisso per un istante e lo ripongo dove doveva essere.
Mi metto alla guida. Accendo la musica…si parte.
L’universo mi aiuta…niente traffico (miracolo!!)…”adesso manifesto anche il parcheggio…”
Arrivo a destinazione e parcheggio esattamente davanti al luogo dell’appuntamento. Guardo l’orologio incredula…sono arrivata e con 10 minuti di anticipo.
Sorrido nuovamente…la vita è incredibile.
Salgo le scale, vengo annunciata, entro nello studio…”Benvenuta Francesca, bello avere a che fare con persone puntuali!”
Questa volta scoppio in una risata che coinvolge anche le persone presenti… sono sollevata e posso dare inizio al mio pomeriggio ad “incastro perfetto”!
Sulla strada del ritorno riflessioni inevitabili…
-Quanto è diventata indispensabile la tecnologia per noi? Anche per me che mi definisco “non amante della tecnologia”… strumenti utilissimi…e se vengono mancare?!
-Pianificare al meglio non ci mette a riparo dagli imprevisti.
Dobbiamo essere in grado di affrontarli e in alcuni casi in modo tempestivo.
Il tempo di reazione può essere decisivo. Decisione e azione devono coincidere.
In quante situazioni di questo tipo ci siamo trovate mamme??
Probabilmente molto più serie di quella vissuta da me venerdì…
-Chiederci “per cosa lo faccio e quanto è importante”, ci conduce sulla strada giusta, e ci consente di accettare la sfida e l’eventuale “rischio” che potrebbe derivarne.
-“Come facciamo ad essere certe se non tentiamo?” I calcoli del tempo erano a mio sfavore. Se mi fossi fatta scoraggiare non avrei mai dato a me stessa la possibilità di riuscirci.
L’approccio a ciò che accade fa la differenza.
Alte le vibrazioni care mamme…potremmo stupire anche noi stesse!
F.

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